19 dicembre 2014, 18° LEZIONE DI MARKETING
Il marketing sensoriale consiste nel sollecitare uno o più
dei cinque sensi del consumatore, cioè la vista, il tatto, l’udito, l’odorato
e il gusto, per sedurlo e cosi influenzare le sue intenzioni di acquisto e di
consumo.
"posso
resistere a tutto tranne che alle tentazioni...",
Oscar Wilde
Il mondo del design si sta spostando sempre più verso il
marketing sensoriale.
In fase di progettazione il design è spinto a creare oggetti
che danno delle sensazioni,
per fare questo è necessaria una stretta correlazione tra:
sentimenti, colori, forme, vibrazioni suoni.
Ogni OGGETTO che viene pensato da un designer, viene:
PRIMA “guardato”
VISIVAMENTE (vista)
deve trasmettere emozioni tramite la sua forma e colore.
DOPO “guardato”
TATTILMENTE (tatto, olfatto)
deve consolidare le emozioni trasmesse prima, tramite le
sensazioni date dal materiale o profumo.
Ormai siamo circondati da un mondo di forme, colori, suoni,
vibrazioni diverse.
Conoscere e studiare tutte queste variabili che inconsciamente
fanno provare emozioni e sensazioni diverse è il lavoro di noi designer.
ogni colore evoca una
sensazione
ogni sensazione genera
un’emozione
ogni emozione è legata
ad una parola
ogni parola trasmette un valore
Ogni oggetto che noi vediamo, inconsciamente lo associamo a
parole o aggettivi usati nel gergo italiano.
Nel marketing queste parole sono definite “badwords”, tramite
a una mappa vengono organizzate ed associate alle emozioni.
Quando il designer
progetta per primissima cosa deve
concentrarsi sull’emozioni che un oggetto deve trasmettere, aiutandosi
con le mappe mentali, solo in seguito può porre l’attenzione sulla forma.
Queste mappe mentali aiutano coloro che progettano a non
incombere in uno sbaglio progettuale, che potrebbe penalizzare il prodotto nella fase di vendita.