6 novembre 2014, 11° LEZIONE DI MARKETING
a cura del professore Corrado Corradini
presso Libera Accademia di Belle Arti
"La comunicazione non è il
prodotto"
Quando si progetta non si
progetta un prodotto, ma un’ EMOZIONE!
E’ il sentimento che guida
l’uomo.
L’emozione nel campo
pubblicitario si trasmette tramite la comunicazione, si cerca di generare un sentimento
tramite la sollecitazione dei valori nelle
persone.
Steve Jobs, ha lanciato il
primo I POD pronunciando queste parole: “Permetterò alle persone di tenere in
tasca migliaia di canzoni”. Job non ha
fatto altro che studiare il rapporto uomo e musica, capendo che la musica
colpisce il profondo del cuore! Generando una forte emozione.
Che differenza c’è tra
marketing e pubblicità?
- Il MARKETING individua le tematiche su cui lavorare.
- La PUBBLICITA’ ha il compito di emozionare il “CHI” (le persone trovate dal marketer) tramite immagini e testi per indurre all’acquisto.
-
Al giorno d’oggi molte pubblicità
richiamano la sfera sessuale, perché piacere assoluto.
“Gli uomini
agiscono le donne appaiono”
Gli uomini guardano le donne;
Le donne guardano se stesse
mentre sono guardate, così la donna si trasforma in oggetto di visione.
Per questo motivo nella
maggior parte degli spot sia rivolti alle donne sia agli uomini è sempre
presente la figura femminile; vista come punto di forza dai pubblicitari, perché
colei che riesce ad attirare il portafoglio maschile.
Il mercato pubblicitario del 2013
- TV 55% traffico pubblicitario
- quotidiani 14%
- periodici 8%
- internet 8%
- radio 6%
- direct mail 6%
- transit 2%
- outdoor 1%
- cinema 0%
La tv rimane ancora oggi al
primo posto come fonte di pubblicità, se pur stanno emergendo molti altri
canali.
Il pubblico per il mercato
pubblicitario è come un CAMPO, uno spazio vuoto in cui muoversi.
La forma che meglio descrive
la mente di ogni essere umano è il cerchio perché elemento in cui non si crea
nessuna forza, spazio dove i pensieri possono navigare liberi.
La centratura nera nel
cerchio è la nostra coscienza, IO CI SONO!!
Qualsiasi cosa noi vediamo è
un INPUT, che ci ispira e ci influenza, e genera un movimento.
Questo movimento crea una DECENTRAZIONE della nostra coscienza.
situazione di STASI > situazione DINAMICA > la pubblicità
sta avendo effetto
-MI PIACE
-NON MI PIACE
quando siamo in una
situazione di STASI = non decido
quando siamo in una
situazione DINAMICA= decido
-MI PIACE > compro
-NON MI PIACE > non compro
In entrambi i casi la persona
si muove.
Il messaggio pubblicitario
spinge ad acquistare quell’oggetto, se non si può comprare quell’oggetto,
comunque si arriverà a comprarne uno molto simile, illudendosi di avere il
primo oggetto, quello desiderato.
Ogni volta che si sceglie si
genera un movimento, un VORTICE.
Il vortice è un movimento in
cui sono presenti molti fattori, che possono essere attratti o espulsi.
“Il 50% della pubblicità
funziona, l’altro 50% non funziona”
Henry Ford
Il primo 50% è quello del mi piace, mentre il restante 50% è
quello del non mi piace. Questa
divisione è generata dall’identificazione
dei valori che messaggio pubblicitario passa.
Se il mercato funziona in questo
modo e la pubblicità ci costringe a scegliere
SIAMO SICURI DI AVER SCELTO?
Le persone sono sicure di aver
scelto con la propria testa o sono state condizionate nella scelta?!
Prima di fare un qualsiasi
acquisto bisognerebbe CENTRARSI
nuovamente, per fare scelte più ragionevoli e razionali.
Una cosa importante da non
dimenticare è che il messaggio pubblicitario non è mai un messaggio di verità,
molte cose sono tralasciate, appunto perché il suo compito è quello di indurre
le persone all’acquisto.
La verità sta nel prodotto.
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