mercoledì 5 novembre 2014

La pubblicità

6 novembre 2014, 11° LEZIONE DI MARKETING
 a cura del professore Corrado Corradini
presso Libera Accademia di Belle Arti



"La comunicazione non è il prodotto"

Quando si progetta non si progetta un prodotto, ma un’ EMOZIONE!
E’ il sentimento che guida l’uomo.
L’emozione nel campo pubblicitario si trasmette tramite la comunicazione, si cerca di generare un sentimento tramite la sollecitazione dei valori nelle persone.

Steve Jobs, ha lanciato il primo I POD pronunciando queste parole: “Permetterò alle persone di tenere in tasca migliaia di canzoni”.  Job non ha fatto altro che studiare il rapporto uomo e musica, capendo che la musica colpisce il profondo del cuore! Generando una forte emozione.


Che differenza c’è tra marketing e pubblicità?
  • Il MARKETING individua le tematiche su cui lavorare.
  • La PUBBLICITA’ ha il compito di emozionare il “CHI” (le persone trovate dal marketer) tramite immagini e testi per indurre all’acquisto.
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Al giorno d’oggi molte pubblicità richiamano la sfera sessuale, perché piacere assoluto.

“Gli uomini agiscono le donne appaiono”

Gli uomini guardano le donne;
Le donne guardano se stesse mentre sono guardate, così la donna si trasforma in oggetto di visione.
Per questo motivo nella maggior parte degli spot sia rivolti alle donne sia agli uomini è sempre presente la figura femminile; vista come punto di forza dai pubblicitari, perché colei che riesce ad attirare il portafoglio maschile.

Il mercato pubblicitario del 2013

  • TV                  55%  traffico pubblicitario
  • quotidiani       14%
  • periodici           8%
  • internet            8%
  • radio                 6%
  • direct mail        6%
  • transit               2%
  • outdoor             1%
  • cinema              0%

La tv rimane ancora oggi al primo posto come fonte di pubblicità, se pur stanno emergendo molti altri canali.


Il pubblico per il mercato pubblicitario è come un CAMPO, uno spazio vuoto in cui muoversi.


La forma che meglio descrive la mente di ogni essere umano è il cerchio perché elemento in cui non si crea nessuna forza, spazio dove i pensieri possono navigare liberi.


La centratura nera nel cerchio è la nostra coscienza, IO CI SONO!!
Qualsiasi cosa noi vediamo è un INPUT, che ci ispira e ci influenza, e genera un movimento.


 Questo movimento crea una DECENTRAZIONE  della nostra coscienza.


situazione di STASI > situazione DINAMICA > la pubblicità sta avendo effetto




A questo punto si crea una situazione di dualità tra:
-MI PIACE
-NON MI PIACE

quando siamo in una situazione di STASI = non decido
quando siamo in una situazione DINAMICA= decido



I pubblicitari non pensano al target, devono solo mandare messaggi per cui la gente dice:
-MI PIACE > compro
-NON MI PIACE > non compro

 generando così 4 campi:


In entrambi i casi la persona si muove.
Il messaggio pubblicitario spinge ad acquistare quell’oggetto, se non si può comprare quell’oggetto, comunque si arriverà a comprarne uno molto simile, illudendosi di avere il primo oggetto, quello desiderato.



Ogni volta che si sceglie si genera un movimento, un VORTICE.
Il vortice è un movimento in cui sono presenti molti fattori, che possono essere attratti o espulsi.

“Il 50% della pubblicità funziona, l’altro 50% non funziona” 
Henry Ford

Il primo 50% è quello del mi piace, mentre il restante 50% è quello del non mi piace. Questa divisione è generata dall’identificazione dei valori che messaggio pubblicitario passa.

Se il mercato funziona in questo modo e la pubblicità ci costringe a scegliere

SIAMO SICURI DI AVER SCELTO?

Le persone sono sicure di aver scelto con la propria testa o sono state condizionate nella scelta?!
Prima di fare un qualsiasi acquisto bisognerebbe CENTRARSI nuovamente, per fare scelte più ragionevoli e razionali.

Una cosa importante da non dimenticare è che il messaggio pubblicitario non è mai un messaggio di verità, molte cose sono tralasciate, appunto perché il suo compito è quello di indurre le persone all’acquisto.

La verità sta nel prodotto.

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